mercoledì 10 ottobre 2018

2018- N 1- Vecchia Milano, Navigli, Seveso.

Vecchia MIlANO.
Laghetto di Santo Stefano interrato nel 1857.





Seveso, Navigli Milanesi.

Seveso " Seves" il nostro piccolo grande fiume , interamente lombardo, nasce sul Monte Sasso, dalla fonte della Mojenca(nome Celtico) nei pressi del confine italo-svizzero.
Nella zona, durante gli scavi dell'ospedale de S. Anna ( Como), e riemerso un antico sito archeologico Celtico, età del ferro, antico calendario dei Comenses, un "Cerchio Litico- Stonehenge Lariana" ..... 2012 ? 




Sorgenti del Seveso



Cerchio Litico Celtico, emerso durante gli scavi dell'ospedale di S.Anna Como...... 2012 ?

Il fiume Sacro Celtico, percorre l'antica vallata da Novum Comum a Mediolanum, il percorso della primaria via Regina. Oggi a Milano si unisce alla Martesana, che pone fine al suo corso al di sotto del manto stradale di via Melchiore Gioia.
Il primo insediamento Celtico , che diede origine a Milano-Medhelan era  solcato dal torrente Nirone, i due fiumi maggiori Lambro e Olona, scorrevano lateralmente, mentre il Seveso entrava in  Milano.
Nel 222 a.C. Gli Antichi Romani  conquistarono Milano, modificarono il percorso del Seveso, costruirono un anello d'acqua formato da due rami, il Grande Sevese, e il Piccolo Sevese, che diventarono poi il fossato delle mura romane di Milano.
In seguito con una deviazione portarono le acque alle Terme Erculee,
erette dall'Imperatore Massimiano Erculeo,( presunto distruttore della Legione Tebea) ono distrutte nel 1162 da Barbarossa che fece radere al suolo Milano.( Como distrusse l'Isola Comacina)



Terme Erculee

La Signoria dei Visconti, diventata Ducato di Milano nel 1396.
Il Duca Gian Galeazzo volle per la sua città  una Cattedrale, ed iniziò la costruzione del Duomo nel 1396, fu ricoperta interamente dal marmo di Candoglia.
La leggenda vuole che Gian Galeazzo Visconti signore di Milano, una notte del 1386 sognò il diavolo che gli intimò di costruire un luogo ricco d'immagini sataniche e demoniache, pena l'inferno. Con l'Arciverscovo di Milano Antonio da Saluzzo si accordò per costruire una maestosa opera con icone infernali, purtroppo l'opera terminò solo dopo 500 anni. 







Statue Demoniache
La primaria statua della Libertà opera di Camillo Pacetti -1700 

Il Duomo fu dedicato a S.Maria Nascente, fra le 3400 statue e doccioni, ben 96 sono dedicate alle figure infernali, l'intera struttura è costruita con il marmo rosa delle cave di Candoglia.
I massi di marmo partivano dal lago Maggiore per arrivare alla "Veneranda Fabbrica del Duomo" nel cuore di Milano, tramite la cerchia dei navigli che si collegò al naviglio Grande , scavando un approdo" il Laghetto di S.Stefano".                                                Le imbarcazioni destinate  al cantiere non pagavano il dazio e portavano la scritta "Ad usum Fabbricae-AUFA" La distanza del cantiere dal Duomo era di circa 500 metri ed  era provvisto di un Argano"Falchetto"con il quale si caricavano i massi su carri trainati da buoi, si calcola che siano transitati circa 550.000 blocchi di marmo.
Ultimato il duomo il cantiere fu utilizzato per altre merci come la legna ed il carbone. 

Il Laghetto dove si specchiavano le guglie della cattedrale, fu interrato nel 1857 per decreto dell'Imperatore Francesco Giuseppe D'Austria, si ipotizza per igiene, infatti sorgeva nei pressi la "Ca Granda-Ospedale Maggiore", le strutture del argano furono trasferite al castello Sforzesco.


Inizio costruzione Duomo di Milano

Duca Gian Galeazzo


Cantiere Fabbrica del Duomo

La mappa  segna il l'ubicazione del Laghetto di Santo Stefano. 


Laghetto di Santo Stefano.
Rielaborazioni di Porro Bruno , del Laghetto, da stampe e dipinti d'epoca. 



 Laghetto di S.Stefano

Vecchia Milano

Nel 1864 nella Piazza del duomo furono demoliti due edifici storici, il primo "Coperto dei Figini", palazzo rinascimentale del 1467, costruito  sui resti della Basilica di S.Tecla  ( demolita nei 1386 per costruire il Duomo).Il Figini era sede di numerose trattorie e caffè ricordiamo il" Campari"nel suo spazio fu costruita la Galleria.
 Il secondo fu il quartiere del Rebecchino, rione di un solo isolato , sito nel perimetro di piazza del Duomo, il suo nome derivava da un osteria che aveva come insegna una donna che suonava la "Rebecca"( strumento Musicale ad Arco).




Coperto  dei Figini



                                                                   Il Rebecchino

Chiesa di Santa Maria Beltrade, il nome primario era di Santa Maria Ceralis(cera), risale al 836, abbattuta nel 1927, è collegata con il culto della "Candelora"della Madonna Idea, e della Madonna dei sette dolori.


Santa Maria della Scala demolita nel 1776, dove oggi sorge il Teatro della Scala, il dipinto della Madona della Scala è custodito nella Chiesa di San Fedele.

San Fedele la chiesa della Controriforma( XVI) voluta dal Cardinale Borromeo, era la chiesa dove pregava Manzoni.
i

Il Teatro della Scala

Sant Ambrogio ,Oh bey oh bey




Basilica di Sant' Ambrogio

Porta del Duomo


                                          Duomo, visto dal Palazzo Mostra Arte Novecento


Nel 1874 la Casa di Alessandro Manzoni dove abitò dal 1813 al 1873, odierno "Museo Manzoniano" rischiava la demolizione, fu salvata dall'acquisto del Conte Bernardo Arnaboldi Gazzaniga (avo di Letizia Moratti). 


                                                            Museo Manzoniano

 
.Il duca Francesco Sforza, fece costruire il Naviglio della Martesana,che arrivava nei pressi della 
" Cassina dei Pomm" dove si univa al Seveso.

La cassina era coltivata con una grande estensione di mele, apparteneva alla famiglia  dei Marino, la loro figlia Marianna, ispirò Manzoni nel personaggio della " Monaca di Monza". In seguito fu trasformata in albergo ed usata come cambio dei cavalli lungo il naviglio della Martesana, ospitò celebri personaggi come Stendhal, Casanova, Porta.


  

                                                            Cassina dei Pomm




La Martesana fu resa navigabile dal duca Lodovico il Moro nel 1471, realizzando la comunicazione tra L'Adda e il Ticino.

La leggenda narra che nel anno domini 1475 il figlio della contessa Martesana "Napo" morì in carcere per aver difeso la sua innamorata "Silvia", dalla corte appassionata del duca Francesco Sforza (Ispirò Manzoni con il personaggio di Renzo nei "Promessi Sposi).La contessa in preda al dolore maledisse la Martesana chiedendo 7 morti annegati nelle sue acque ogni anno, in un sogno Napo convince la madre a scogliere la maledizione.

 
                                              I Navigli

Ponte delle Sirenette 1840

Ponte delle Sirenette nel 1930 in seguito alla copertura dei Navigli ,fu collocato nel parco di Milano.



                                                                   
                                                          Tumbun de S.Marc

                                                             Chiusa Melchiorre Gioia
                                                                      Naviglio Grande

                                                             Porta Ticinese-porta Cica

                                                 Chiuse di S.Marco- Tumbun de S.Marc
                                                                 Naviglio pavese
Vicolo Lavandai

San. Cristoforo

San Cristoforo

San. Cristoforo




                                                              
                                                                   Porta Ticinese





                                                           O mia bela Madunina
                                                         
                                  LA MADONINA PIANGE NELLA NEBIA. 



Argano " falcone " spostato nel castello Sforzesco.


Nel piazzale di Santo Stefano si trova il luogo più inquietante della città, " la Chiesa di
S .Bernardino alle Ossa
(1269) che contiene una cappella con le pareti ricoperte di ossa e teschi umani.

Chiesa di  S.Bernardino alle Ossa.

Su un edificio ancora esistente posto in via Laghetto è presente un affresco raffigurante la " Madonna dei Tencit-" sporchi di nero", ricordo della storica sede dei carbonai milanesi che scaricavano il carbone dai barconi. 
L'affresco fu fatto relizzare dai carbonai, come ringraziamento alla Madonna, per aver salvato dalla peste del 1630 numerosi tencit, che uccise 130.000 milanesi,  episodio descritto nei "promessi sposi " da Manzoni.


La Madonna dei Tencit.

A Porta Romana il diavolo abitava nel Palazzo Acerbi.
 
 La leggenda vuole che durante la peste del 1600, con morti dovunque l'aristocratico con occhi infuocati e ghigno satanico organizzava feste. Si narrava che fosse immune al morbo, conduceva una vita dissipata girando per la città con una carrozza nera trainata da sei cavalli neri, per i milanesi era il diavolo di Porta Romana.  ( Innominato nei Promessi Sposi. )

Mascherone sul portone di Palazzo Acerbi   

Il percorso del Seveso sotto Milano, sfocia con il canale " Vettabia-Vectabilis" navigabile fino dall'epoca degli antichi romani, che si unisce al Cavo Redefossi ""Redefos"antico alveo del Seveso, sfociando nel Lambro a Melegnano.


San Barnaba 1°Vescovo di Milano.
Nei pressi di S.Eustrrgio fuori le mura nel 51 a.C., con l'Acqua del fiume  sacro "Celtico Seves" il primo Vescovo di Milano S.Barnaba, il 13 Apostolo, battezzava i Celti milanesi che si convertivano al cristianesimo, l'evento è ricodato dai milanesi, che ancora oggi lo festeggiano il 13 Marzo" ul tredesin de marz". 


                              San Barnaba il primo Vescovo di Milano, il 13° Apostolo.
                                                           


                                                   Ul Dom de Milan nela Nebia



Sono il pittore Bruno Porro curatore del blog .
Appassionato storico, il mio archivio comprende parte bella biblioteca, dispersa nel dopoguerra  del conte Bernardo Arnaboldi Gazzaniga(1847-1918), possidente del Castello di Carimate (Co), che nel 1874 acquistò la casa di Alessandro Manzoni salvandola  da sicura demolizione, oggi Museo Manzoniano di Milano.
I numerosi documenti sono a disposizione gratuita per consultazioni, fotocopie sul curriculum del Conte Arnaboldi sono state  consegnate al Museo Manzoniano. 


Aggiornamento 2022.                                                                                                               N 2 - Segue  i Navigli della Vecchia Milano 2023.

Bruno Porro
email- porrobruno51@gmail.com
cell. 3393653724      - 031770471. 

   

 
















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