giovedì 20 settembre 2018

2018 -23- Madonna del Soccorso o Dea Cerere ?

ROMANIZAZIONE :

Tito Livio lo storico romano nella sua raccolta "Ad Urbe condita" narra la vittoria del Console romano Claudio Marcello che sconfigge i Galli Insubri nel 196 a.C., alleati con i Comenses, eredi degli antichi Golasecchiani Lariani.

 Sulle pendici del monte Croce  l'esercito romano distrugge Comum oppidium, la citta fortificata con un castello, ed altri 28 castelli, siti nel territorio comasco. In seguito Marcello ripopola  la cittadina con 3000 coloni, bonifica la zona paludosa, e rifonda con il nome di Novum Comum.
La colonizzazione viene completata nel 59 a.C., da Giulio Cesare che insedia altri 5000 coloni, tra cui 500 nobili Greci ( antenati dei Mastri Comacini). Visto l'importanza strategica di Novum Comum,  inizia la una nuova via   da Como a Summus Lacus, che proseguirà verso i passi dello Slpuga e del Maloia, non trascurando la fondamentale via d'acqua Nautarum Comensium.
 Le fasi finali della conquista di tutto il bacino Lariano erano ancora lontane, l'Isola Comacina roccaforte degli Insubri resistette a lungo, l'Oppidium Celtico, castello fortificato dalla terra ferma aveva come pieve la zona di Lenno e Lezzeno e si estendeva dalla Valle Intelvi al bacino di Porlezza e Menaggio, l'antica strada tracciata dai Celti che portava verso i passi d'oltralpe era da loro controllata, in seguito diventerà via Regina in onore della regina Teodolinda.
 Le fasi finali della Cultura di LaTènne-Celti Insubri,  continuarono fino  all'età augustea, elementi celtici in campo religioso e onomastico si ritrovano anche nei primi secoli dopo Cristo, nella toponomastica e linguistica, presenti tuttora nei dialetti dei laghè.( abitanti del lago).


A Novum Comum, nasce Caio Plinio il Vecchio( 24 / 79 d.C.), sotto l'imperatore Vespasiano, scrisse diversi libri , ma a noi rimane solo l'enciclopedia della scienza "Naturalis Historia", morì per aver voluto osservare da vicino l'eruzione del vulcano Vesuvio.
Il nipote Caio Plinio Cecilio detto "Plinio il Giovane"  nasce a Novum Comum (61/113 d.C.) adottato dallo zio dopo la morte del padre gli diede il proprio nome  e si occupò della sua educazione. Bambino precoce a 14 anni scrisse una tragedia in lingua Greca, fu avvocato, scrittore e magistrato romano, autore di varie opere, di lui ci rimangono le "Epistole"e il" Panegerico", grande mecenate donò la biblioteca  e creò le terme per la sua città. Visse al tempo di Traiano che lo volle come Console in Bitinia, dove scrisse una famosa lettera all'imperatore in difesa dei Cristiani. Plinio il Giovane ereditò dallo zio un' immenso patrimonio, oltre alle ville romane. citiamo le ville lariane più note: villa Commedia, villa Pliniana, e numerosi possedimenti nella Novum Comun e del bacino lariano.


   

DEA CERERE-MADONNA del SOCCORSO.

 
Sul bacino  dell'Isola Comacina sopra le alture di Lenno,
     Plinio il Giovane segnala un tempio nei suoi possedimenti dedicato alla Dea Cerere, la Dea delle messi e della fertilità, corrispondente nella mitologia greca all' antica dea Demetra. Plinio volendo restaurare il tempio scrive una lettera all' architetto comacino Mustio ordinando colonne e ripiani in marmo.




 
Oggi nei pressi, sorge il Santuario della Madonna del Soccorso di Ossuccio,  che racchiude la scultura marmorea  della Madonna, la tradizione vuole che fu ritrovata grazie ad un sogno di una giovane sordo-muta. Fu chiamata Madonna del Soccorso, ipotizzando grossolanamente una data   intorno al 1300, forse affiancandola alla Madonna del Soccorso Palermitana  del 1306, apparsa a un monaco guarito da un male incurabile.



La Vergine Palermitana -Madonna del Soccorso, con una mano regge  un randello nell'atto di colpire un demone , con l'altra mano regge il bambino, mentre tra le sue vesti si nasconde un putto,( rappresentante il popolo che chiede il soccorso). 

Madonna del Soccorso Palermitana , apparsa nel 1306 al monaco Nicola la Bruna, che guarì da una grave malattia.

 

Dea Cerere, con una mano regge un fascio di spighe di grano,       ( confuso con una mazza)  con l'altra regge un bambino, il suo capo è ornato da una corona di spighe , il tutto stilizzato con dei lineamenti di chiara origine Celtica.

 


                       Dea Cerere o Madonna del Soccorso

  
  


        Dea Cerere o  Madonna del Soccorso?  

Non esiste alcuna similitudine tra la scultura marmorea del Sacro Monte di Ossuccio e la Vergine Palermitana.

 



 
Opera di Porro scolpita in M.D.F. e dipinta in acrilico cm 50 x 70 - 2009.  

                                                  

                                      Acquarello "Cappellina del Santuario Madonna del Soccorso


                                                             Acquarello "Santuario della Madonna del Soccorso" di Ossuccio.




  
 
        
 
 

 Tra storia e cronaca, "Dea Cerere" o "Madonna del Soccorso", uno dei tanti misteri del nostro  amato Lario ?


Bruno Porro                              porrobruno51@gmail.com                    3393653724.

Rivisitazione 2022.

1 commento:

  1. Aggiornamento 2024, nel mio reportage , si notano verità nascoste, basate su leggende, tradizioni millenarie. Resta un mistero, Madonna del Soccorso, a Dea Cerere ? A voi l'ardua sentenza Bruno Porro.

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