lunedì 24 settembre 2018

2018-24-Cristianizzazione, 1° Vescovo di Milano, S. Barnaba13°apostolo

Cristianizzazione, primo Vescovo di Milano S.Barnaba.


Figlio della "Consolazione"


La prima cristianizzazione  ebbe inizio nell'ambito dell'Impero Romano, a partire dal Concilio di Gerusalemme  o concilio apostolico 49 d.C.,tenuto dai 12 Apostoli fu una riunione delle colonne della Chiesa. Il 13°Apostolo, San Barnaba uno dei protagonisti, secondo gli atti degli apostoli "figlio della Consolazione" nato a Cipro, fu garante  di Saulo di Tarso- San Paolo ex persecutore dei cristiani. Barnaba capo della comunità cristiana iniziò la cristianizzazione ad Antioca con Paolo suo discepolo.In seguito Barnaba con ili giovane Marco(Evangelista)  continuò l'evangelizzazione verso Cipro nel 50. Secondo  quanto attestano alcuni cataloghi Bizzantini, Barnaba si recò a Roma con Pietro, poi si spostò verso il nord per fondare la Chiesa di Milano.Una leggenda devozionale milanese lo vede arrivare a Miano il 13 Marzo del 51  dove era ancora viva la tradizione celtica, al suo passaggio, scoppiò improvvisamente la primavera. Barnaba aveva una rozza croce in spalla che conficcò in una pietra tombale celtica, una pietra rotonda con un foro in mezzo e una raggera di tredici linee incise che sarà chiamata pietra del"Tredesin de marz" , collegata con il culto di San Barnaba, oggi incastonata nel pavimento della chiesa di Santa Maria in Paradiso ( zona porta Vigentina).
Lo storico e monaco cristiano Paolo Diacono( 720 /799), ed altri numerosi testi milanesi affermano che  Barnaba fu il primo Vescovo di Milanio nel 52, alla sua partenza elesse il suo discepolo S. Antalone, la presenza cristiana è attestata a Milano archeologicamente in età apostolica.Una lapide con l'elenco dei Vescovi è presente nel Duomo nella navata meridionale, inizia con Barnaba Apostolo, prosegue con S.Antalone, la prima data certa è S.Mirocle ( 313 /316 ) dopo l'Editto di Milano, 313 libertà di culto concessa dall' imperatore Costantino.


Pietra detta del "Tredesin de marz"

Chiesa di Santa Maria al Paradiso-Mi










Lapide con l'elenco dei Vescovi Duomo di Mi

In occasione  del 47° Sinodo della Chiesa Ambrosiana., fu chiesto al Cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo di Milano l'episodio più vivo nela sua memoria, rispose quando entrai a Milano nel 1980 secondo tradizione nella Basilica di S. Eustorgio percepii  un profondo legame di questa comunità con la  con la primaria chiesa degli atti apostolici. A fianco della Chiesa una lapide attesta la presenza del primo Fonte Battesimale di Milano, costruito nei tempi apostolici da S.Barnaba, restaurato dal Cardinale Federico Borromeo (1623), utilizzando l'acqua del Seveso( Vettabbia all' uscita da Mi), nei pressi di un cimitero pagano.Sotto la Basilica  è situato un cimitero pre-cristiano e paleocristiano con tombe celtiche e cristiane, chiamato da S.Ambrogio cimitro dei Martiri,  testimonia  la lapide " L'orante di S.Eustorgio", figura di un giovane orante con le braccia alzate, simbolo della prima cellula di evangelizzazione di Milano.


L' Orante di Sant Eustorgio

Nelle Meditazioni del C. M. Martini 1981"Confessioni di S.Paolo"il Cardinale si domanda chi era San Barnaba, chi era Barnaba per Paolo,che cosa era successo, con quali conseguenze, come Paolo ha vissuto questa lacerazione traumatica, Paolo non dava peso alla sua persecuzione, la sua tragedia era  la rottura con Barnaba il pilastro della primitiva cristianità.
Atti di Barnaba :
1-  un Vangelo Apocrifo del Nuovo Testamento,l'autore si identifica come Marco l'evangelista, descrive predicazione e martirio in un rogo di Barnaba pressi l'isola di Cipro.
2-Vangelo di Barnaba, testo aopocrifo attribuito a Barnaba apostolo
3-Lettera di Barnaba attribuita a Barnaba apostolo evangelizzatore con Paolo di Tarso.

S.Barnaba è un  personaggio di difficile collocazione anche per  gli Storici, Demone per i cristiani, Santo per gli ortodossi.  Durante la sua evangelizzazione trovò similtudini tra le antiche religioni Celtiche e la primaria religione cristiana ,  sosteneva che Cristo fosse un grande profeta, ma non un Dio, di conseguenza fu allontanato dalla cristianità come eretico. Il suo nome fu volutamente cancellato, ma in verità nessuno può cancellare un padre, una colonna portante della chiesa apostolica, molti dubbi tesimoniano il suo credo che fu la primaria  lacerazione con il suo discepolo S.Paolo. 

Le meditazioni del Cardinale Carlo Maria Martini - le Confessioni di Paolo.





Leggenda.
Si narra che Barnaba si allontanò da Milano, perseguitato dai romani, seguendo il corso del Seveso, battezzando le popolazioni che si affaciavano lungo le sue sponde,verso le sorgenti di S.Fermo(Como), fino alla fonte primaria denominata Majocca che richiama la radice celtica moi -acqua. Nella zona dove il Seveso riceve le acque, del Rio Grande,scoprì un antica fonte battesimale, ed un osservatorio astronomico Celtico, che serviva per i culti e per l'agricoltura degli antichi Commes di Golasecca.( ritrovato nel 2007 il sito Celtico durante gli scavi dell'ospedale di S.Anna-Como).  Il suo carisma era grandioso, le popolazioni locali  al suo apparire si inginocchiavano ed  i suoi discepoli aumentavano di giorno in giorno.La sua meta era attraversare le alpi, per raggiungere la Cultura de La Tène il cuore dei Celti Insubri senza trascurare l'evangelizzazione il bacino lariano, dopo l'isola Comacina poteva abbandonare le tortuose strade delle vallate per proseguire nella strada maestra celtica. Arrivò sulle alture dell'isola dove i suoi discepoli lo condussero in un tempio dedicato alla dea Cerere ( Ne Parla Plinio il Giovane, proprietario terriero che scrisse una lettera
all' architello comacino Mustio, riguardante i restauri del citato tempio).Dall'alto dell'isola Comacina in una mattinata autunnale, vide l'oppidium celtico, (castello fortificato),avvolto in un cielo nero e buio che  si scatenò  con un violento e minaccioso temporale.Si narra che Barnaba fece costruire dai suoi discepoli una grezza croce che impugnandola come una spada la  impose sul lago, che si calmò  e la luce vinse sulle tenebre.Un barcaiolo offri la sua barca  ma il  Santo era gia davanti al portone del castello che si aprì miracolosamente, ed i  feroci celti insubri caddero ai suoi piedi, Barnaba iniziò la sua evangelizzazione, in un alone di pace surreale. I celti decisero di organizzare il giorno dopo una grande Cerimonia,con balli e musiche in onore di Barnaba, ma all'alba il Santo che era giunto come una meteora, come una meteora era svanito, si narra che da quel giorno il castello divenne un sicuro rifugio per tutti i pellegrini. Egli continuò il suo pellegrinaggio attrversando le Alpi, in seguito scese dalla valle del Rodano fino al porto di Marsiglia, dove s'imbarcò per Cipro. Secondo la leggenda continuò a viaggiare e  predicare  fino alla città Salamina, dove fu lapidato da alcuni giudei nell'anno 61.   

  Verità Nascoste.......?

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