mercoledì 26 settembre 2018

2018 -25-COMO-Tempio di Giove Capitolino

Tempio di Giove Capitolino.
Basilica di S.Eufemia
Basilica di S.Fedele

Secondo Plinio il Giovane, anche Novum Comum ebbe un Foro Agusteo con portici istoriati, il tempio era "ottastilo prclaeclarum ", dedicato a Giove Capitonlino , ed  alla triade capitolina Giove, Giunone , Minerva. nel 73 a.C.Testimoniano i ritrovamenti durante gli scavi archeologici in piazza S.Fedele la "Statua Imperatore Augusto in vesti sacerdotali (velato)" e la "testa di Augusto" archivio  museo archeologico di Como. Esisteva anche un altare dedicato alla Dea Roma, ritrovamento scavi archeologici in piazza S.Fedele"Altare dei Cavalieri".Stando alla tradizione più antica, la Dea Roma era una prigioniera di guerra troiane che dopo uno sbarco nel lazio costrinse bruciando le navi di Ulisse ed i suoi uomini a stanziare dando vita ad una nuova civiltà.

Modellino del Tempio di Giove Capitolino
Testa di  Augusto Velato

Dea Roma

Museo Archeologico di Como.



Plinio il Giovane invia una lettera all'amico comasco Severo prefetto dell' erario di Saturno di Roma con le seguenti testuali parole: ho comperato una statua di bronzo in stile Corinzio,voglio collocarla nella nostra Patria, riporla nel fastoso tempio di Giove,  tratto dal" De Viris  Illustribu di Plinio".Il tempio era il maggiore degli edifici di Como e necessariamente sorto all'epicentro del Foro, coincidono con l'area della Basilica di S.Eufemia. In una Lettera di Cassiodoro( 485/580), senatore e storico romano, si certifica che detto tempio sopravisse fino al VII secolo, quando fu abbattuto per fare posto alla Basilica cristiana bizzantina di S.Eufemia. All'atto della demolizione, otto delle dieci colonne del tempio di Giove furono spostate nel battistero romanico di San Pietro in Atrio, sconsacrato nel 1788, oggi le colonne reggono il portico del Liceo Ginnasio Alessandro Volta.

Liceo Ginnasio A. Volta Como, sorretto dalle antiche colonne del tempio di Giove.
 
La morfologia  dell'Antica Basilica di S.Eufemia in Como VII sec.. è rilevabile dallo sviluppo planimetrico dell'attuale Basilica di S.Fedele( ex S.Eufemia),documentato da due reperti archeologici, il muro sovrastante il portale più antico del supporto, e il campanile non allineato alla facciata romanica, fu eretto con uno schema a croce greca, ad imitazione  della basilica di S.Eufemia di Calcedonia. Il portale marmoreo della Basilica è opera dei Maestri Comacini, è un prototipo  di quel linguaggio figurativo a carattere sacro che fu scolpito sulle chiese contro  l'analfabetismo chiamato " La Bibbia dei Poveri", dove si rapprasentava il paganesimo intollerante e sanguinario contro  il trionfo delle verità del Cristo Risorto.
Il portale del Drago della Basilica di S.Eufemia è di difficile interpretazione, il Vescovo Felicino Niguarda( 1524) di Morbegno che insegnò teologia all'università di Vienna, ebbe dei dubbi sulla spiegazione dell'iconologia.Le sculture scolpite nel portale nel Portale sono allegorie teologiche, è sorretto da due spalle, a sinistra la passione e la morte di Cristo o profeta Daniele, a destra un Santo in trono che schiaccia tre figure mostruose antrofomorte, l'intero impianto risulta un edificio enimatico ed estremamente complesso.Nel 865 un documento testmonia che la Chiesa era Dedicata a San Eufemia, fornita da un ampio portico antistante.  Solo alla fine del secolo X  dopo il ritrovamento delle reliquie di San Fedele presso il laghetto di Mezzola  fu sostituita con  l'attuale Basilica di San Fedele che risale al 1120, la facciata è in stile neoromanico con un ampio rosone circolare, l'interno è a pianta a croce latina.
Basilica di S.Fedele ex S.Eufemia   Como
Il portale del Drago, Basilica di S.Fedele ex S.Eufemia Como
Basilica di S.Fedele vecchio Campanile

S.Fedele proveniente ex S.Eufemia,  portale del drago, è scolpita una  Melusina simbolo del peccato
2016-San Pietro in Atrio.(Como).
Una  mostra  del Maestro Comacino , PieroGauli (1916-2012) si è svolta  dal 8 al 23 ottobre, curata dal sottoscritto. pittore Bruno Porro, dal titolo " 100 anni dalla sua nascita 1916-2016.

SanPietro in Atrio è un sito archeologico di primaria importanza,  ho personalmente notato dalle vetrate, sui ruderi, dei graffiti , che  ingranditi con un obbiettivo  sono chiaramente  rivelati come disegni stilizzati di spighe.
Sicuramente risalenti ad un periodo antecedente ai Maestri Comacini attivi dal  V secolo D.C. le spighe rappresentano la dea delle messi, la dea Cerere, ipotizzo un precedente tempio, forse risalente a Plinio il Giovane, o addirittura alla  romanizzazione  nel 49- A.C. di Novum Comun.



                                     Mostra di Piero Gauli in San Pietro in Atrio Como 2012







                      Spighe stilizzate,si ipotizza collegate con la Dea delle Messi, Dea Cerere.


Bruno Porro.







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