mercoledì 3 ottobre 2018

2018-28-ISOLA COMACINA

ISOLA COMACINA.
La  POMPEI  LARIANA.










Considerata la Pompei Lariana uno dei siti archeologici più importanti del nord Italia, le campagne di scavo  del 1900 hanno portato alla luce un palinsesto archeologico databile dall'epoca romana, ma certamente con scavi più mirati si potrebbe risalire agli antichi abitanti i Celti Insubri ed alla loro cultura  d'oltralpe,de La Tene.




Secondo lo storico Catone esisteva sull'Isola Comacina una città appellata Comacchia, circondata da un Oppidium ( castello fortificato), solo in seguito i celti fondarono Comum e Mediolanum.
Giulio Cesare conquistò solo il primo bacino del lago nel  59 a.C., ma non giunse mai all'Isola Comacina con il suo possente esercito fu il nemico mortale dei Celti Insubri, portando morte, distruzioni, e tragedie.
I celti milanesi festeggiavano il 13 marzo in ricordo del loro primo vescovo S. Barnaba, ma si narra che i festeggiamenti iniziavano due giorni prima del 15 marzo la data dell'uccisione di Cesare .

L'Isola con il suo inespugnabile castello fu sopraffato solo dall'esercito Longobardo del re Autari, nel 588 che prese il suo immenso tesoro, in seguito nel 589 soposò la regina Teodolinda , ma morì avvelenato l'anno dopo 590, lasciando l'oro alla regina ," oro dell' isola, oro di Monza". 
L'Isola non fu sola centro di vicende politiche e militari, ma anche religiosi. il vescovo di Trevi S. Micesio (Germania) raccomandò  al re Longobardo Autari clemenza per "Cristopolis, la città di Cristo", parlando del isola benedetta da  cinque chiese, l'isola fu anche chiamata" Crysopolis città dell'oro" che il castello inespugnabile difendeva.
Nel 617 il vescovo di Como Agrippino si stabilì e terminò la basilica di S.Eufemia, appoggiando il patriarcato di Aquileia, scisma dei tre capitoli. Alla fine del millennio si rifugiarono i figli del re d'Italia Berengario( 850/ 924)attaccati dal Vescovo-Conte Valdone,che rase al suolo l'Isola.

Nel 1118 iniziò il conflitto decennale tra Como e Milano per il dominio del bacino lariano, l'sola era territorio milanese, nel 1124 prevalsero i comaschi che l'occuparono.Il conflitto terminò con la vittoria dei milanesi  nel 1127 con la distruzione di Como.In seguito i comaschi si allearono nel 1169 con l'imperatore germanico Federico Hohenstaufen detto Barbarossa( 1112/1190),che sottomise Milano, mentre Como con le tre Pievi di Dongo, Gravedona, Sorico, sconfissero ed occuparono definitivamente la glorioso castello dell' Isola Comacina nel 1169.
 La distruzione fu totale, rasa al suolo, comprese le Chiese, la Basilica di S.Eufemia smantella , le" sue campane gettate nel lago".

Secondo una leggenda il vescovo di Como Vidulfo scomunicò l'isola con questo anatema:
" Non suoneranno più le campane, non si metterà più pierta su pietra, nessuno vi farà mai più l'oste, pena la morte violenta"..

Nell'elenco ufficiale dei vescovi di Como non risulta Vidulfo, la tragedia è dunque  attribuita ad un vescovo inesistente, leggendario.


 
Isola Comacina-Planimetria generale dei ritrovamenti archeologici
                                        Planimetrie  ruderi e nomi delle cinque Chiese:
                                    Basilica romanica di S.Eufemia con Aula battesimale.

Ipotetico modello della Basilica di S.Eufemia



 
planimetria S.Eufemia

Resti di S.Eufemia



Planimetria Aula Battesimale di S.Eufemia






Aula Battesimale di S.Eufemia.

LaBasilica Di S.Eufemia fondata nel 1031 dal vescovo di Como Litigerio, distrutta dai comaschi nel 1169, è stata costruita su resti paleocristiani, forse risalenti ai primi abitanti i "Celti Iinsubri". L'edificio risalente all'età romanica era una grande Basilica m 22 x 62 a tre navate, separate da pilastri ottagonali in muratura e terminanti in tre absidi. Il presbitero era sopraelevato con due scale laterali che scendevano nella cripta. Un atrio  con portici occupato da sepolture precedeva la facciata, collegata con la chiesa di S.Giovanni e l'aula Battesimale Biabsidata.



                                                     Chiesa di S.Giovanni Battista,

Chiesa di S.Giovanni.
Planimetria della chiesa di S. Giovanni Battista
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Sottostanti resti murari di epoca romana






 

  S.Giovanni è una piccola chiesa altomedioevale distrutta 1169.Costruita su resti murari di epoca romana sottostanti,ritrovati tombe e diverse sepolture.Il vescovo Niguarda nel 1592 in una visita pastorale segnala una chiesa con portico e una cappella.Nel 1635 venne ricostruita dal vescovo LazzaroCaraffino, nel 1998 restaurata ed in seguito completata nel 2008 riconsacrata ed aperta nuovamente al culto




                                                 Chiesa di S.Maria con Portico.
 
Planimatria della Chiesa di S.Maria col Portico
Resti archeologici 


Resti archeologici

 La chiesa di S.Maria col Portico è citata in documenti del 1145 , prima della distruzione  del 1168.
Gli scavi hanno documentato l'esistenza di un precedente edificio absidato,risalente all'epoca paleocristiana (Vseccolo)


                                                Chiesa di S.Pietro in Castello.


Planimetria della Chiesa di S.Pietro in Castello.
 
Resti archeologici


Resti archeologici

La Chiesa di S.Pietro in Castello  è presente in un testamento del 1129, prima della distruzione , costruita su resti antecedenti connesse con l'area fortificata del "castello"eta romanica sulla base di un tessuto rinvenuto in una tomba murata nella sua  facciata.


                             Complesso medioevale dei SS. Faustino e Giovita

Planimetria del Complesso dei SS. Faustino e Giovita
Resti Archeologici S.S. Faustini e Giovita
Resti delle due piccole absidi affiancate

Rresti S.S. Faustino e Giovita



 Convento Benedettino femminile di S.Faustino citato in un documenti del 994,della ricostruita chiesa medioevale sono ben conservate la parete del sud ,e due piccole absidi affiancate, l'assenza  di segni di distruzione , conferma una datazione della chiesa  successiva al 1169,  a conferma  che la vita sull'Isola sia continuata,  contro assurde ed ipotetiche scomuniche leggendarie.


Ultimi scavi  dell' archeologo Ugo Monneret 1914,  e del architetto Mario Belloni 1958/78 nell'area lacustre  ricerche subacquee, confermano all'Isola Comacina una grande importanza  archeologica.


Gli  studi  andrebbero ripresi per scoprire  altre verità sulla nostra" Grande Piccola Isola Comacina" che fu la primaria  culla, CELTICA, LARIANA, LOMBARDA. 


Chiesetta di San Giovanni, costruita sui ruderi della ex Basilica di Sant Eufemia.


Vedi il blog Corrispettivi:
2018-40-Varenna (Co) famiglia Blondel a Varenna, cronaca di Don Lauro Consolli e Bruno Porro.
2018 -39-Torno(Como).

BrunoPorro 
email : porrobruno51@gmail.com
tel-031770471.




 

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